GIUBILEO DELLA MISSIONE

Domenica 29 ottobre sono iniziati i festeggiamenti per l’anniversario dei 50 anni della Missione Cattolica in Lingua Italiana – Unità Zimmerberg.
Alle 12.00, nella chiesa di Horgen, è stata celebrata, in una chiesa gremita, la Santa Messa, cui hanno partecipato anche alcuni dei parroci delle parrocchie svizzere e don Franco Besenzoni, primo missionario attivo nello Zimmerberg. A Padre Besenzoni è stata affidata l’omelia, durante la quale ha ricordato come la Missione si è formata, i primi momenti con le difficoltà che ha comportato, il modo in cui si è lavorato all’integrazione con la chiesa cattolica locale e le relative diffidenze e diversità incontrate; è stata una predica profonda e toccante, che ha emozionato sia i numerosissimi fedeli che hanno vissuto in prima persona questi avvenimenti che i “nuovi immigrati” i quali, essendo arrivati da pochi anni in un clima che è ormai consolidatamente internazionale multiculturale, hanno potuto capire cosa realmente hanno vissuto i propri connazionali solo pochi anni fa.
La giornata è proseguita con il pranzo interamente offerto dalla Missione negli adiacenti locali della Chiesa Riformista; a seguire, durante il pomeriggio, i rappresentati dei principali gruppi che nel corso degli anni si sono formati all’interno della Missione, hanno raccontato la loro storia dando un saggio di quello che avviene durante i loro incontri: il coro ha presentato un medley di canzoni popolari, i gruppi pensionati si sono esibiti in danze, i bambini hanno ballato e cantato insieme. Sono stati proprio i più piccoli ad essere grandi protagonisti dell’intera giornata, e non solo durante la presentazione del gruppo Schnappi Coccodrillo: dalla celebrazione della Messa e durante tutta la festa del pomeriggio, le corse, le risate e i giochi dei bambini si sono susseguiti ininterrottamente. E questa è un’altra grande evoluzione della Missione: se fino a qualche anno fa, la presenza dei più piccoli era decisamente ridotta, grazie alle tante attività che negli ultimi anni sono state pensate e rivolte principalmente alle giovani famiglie e ai bambini, la comunità si è arricchita anche di questa nuovissima generazione; questa è una generazione ancora diversa, ancora più integrata che vive inserita nella vita sociale svizzera ma che porta dentro l’esperienza culturale italiana; sono bambini figli di questo tempo, che usano due lingue in una stessa frase e che riescono a mischiare due culture in una unica. Questo continuum generazionale è indice di quanto bene abbia fatto la Missione in questi cinquant’anni: dal 1967 ad oggi si è ampliata, evoluta, modificata seguendo il corso del tempo e le necessità che questo porta con sé. E’ per questo che inizia un anno inteso e pieno di attività che ci accompagneranno per tutto il 2018 fino alla chiusura che si terrà il prossimo 23 giugno: per ricordare tutto quello che è stato fatto, per ringraziare tutti coloro che si sono adoperati e si adoperano per rendere la Missione sempre piu’ bella e piu’ viva, per mostrare e proporre diverse iniziative che possano interessare ogni fedele.