Il canto: “l’espressione più alta del cuore dell’uomo”

Coro_Adliswil


Con un gruppetto di amici del movimento cattolico di Comunione e Liberazione abbiamo raccolto con entusiasmo la proposta di cantare alla S. Messa della Missione Cattolica italiana ad Adliswil ogni seconda domenica del mese (ore 18.30). Il 14 ottobre è stata la prima volta: l’esperienza è stata molto positiva ed ha messo in evidenza il desiderio di imparare e di stare insieme attraverso una modalità molto semplice come il canto.
Il nome Comunione e Liberazione (CL) sintetizza la convinzione che l’avvenimento cristiano, vissuto nella comunione, sia il fondamento dell’autentica liberazione dell’uomo. Come ha affermato Papa Benedetto XVI, Comunione e Liberazione «oggi si offre come una possibilità di vivere in modo profondo e attualizzato la fede cristiana, da una parte con una totale fedeltà e comunione con il Successore di Pietro e con i Pastori che assicurano il governo della Chiesa; dall’altra, con una spontaneità e una libertà che permettono nuove e profetiche realizzazioni apostoliche e missionarie» (
Udienza con CL, 24 marzo 2007). Attualmente il Movimento è presente in circa 80 Paesi in tutti i continenti ed è guidato da don Julián Carrón, succeduto a don Giussani dopo la sua scomparsa nel 2005.
Tornando al tema iniziale, possiamo dire che la grande passione per la musica e il canto venne trasmessa a don Giussani in modo speciale dal papà fin dalla più giovane età. Musica e canto costituiscono uno degli aspetti essenziali del Movimento, poiché, come egli amava ripetere, “il canto è l’espressione più alta del cuore dell’uomo”, “la carità più grande di tutte perché il canto rende vicino e visibile il Mistero”.
La proposta di cantare dunque è aperta a tutti e pensiamo possa essere anche una bella opportunità di amicizia e incontro. Ci si trova un’ora prima della S. Messa per provare i canti. Invitiamo a questo gesto tutti, con la consapevolezza che questo ci è chiesto non per quello di cui siamo capaci, per delle nostre doti speciali o a causa della nostra bravura, ma perché un Altro ci chiama a metterci in gioco con tutta la nostra libertà. Desideriamo che possa essere un gesto utile alla Chiesa e al cammino di fede di ognuno di noi.
Simona Parmigiani