Festa unifamiliare

Festa_famiglia

Come annunciato si è svolta a Horgen, il 2 ottobre scorso, la Festa della famiglia, una festa molto ben riuscita, se non fosse per la scarsa partecipazione, appunto, delle famiglie. I nuclei familiari presenti, erano soltanto tre, con relativa prole, mentre la partecipazione degli anziani è stata più numerosa. Una trentina di persone, compresi gli organizzatori, si sono però molto divertiti, tra giochi musica e torte, che ovviamente, erano in abbondanza. Gli ospiti si sono trattenuti fin oltre l’orario stabilito, dimostrando di aver apprezzato l’organizzazione, che come sempre, era molto curata da parte del consiglio di missione. Purtroppo, la frustrazione degli organizzatori è grande nel constatare che la comunità è pressoché assente. E qui il mio compito di cronista finisce, ma questa volta, invece di mettere il punto e terminare l’articolo, voglio assumere, Don Gabor non me ne voglia, il ruolo di opinionista, e nella fattispecie, di indignato speciale.
Perché solo tre famiglie erano presenti a questa festa? A causa del bel tempo? O forse l’informazione è stata insufficiente? Oppure i bambini non si divertono alle feste della missione? Insomma, perché ci si dà tanto da fare ad organizzare o magari anche a scervellarci su quale può essere la formula vincente per essere degnati dell’attenzione della nostra comunità? Se le attività non vengono fatte, la comunità reclama, se invece si fanno, la comunità non partecipa, e questo è un dato di fatto? Se solo si sapesse lo sforzo che gli organizzatori del consiglio fanno per dare il meglio di se, sia nell’organizzazione che nelle idee, forse si avrebbe un po’ più di rispetto verso le nostre attività. La missione è, secondo me, l’ultima occasione per rivendicare la nostra appartenenza alla comunità italiana. Qualcuno dice che ormai l’italiano è integrato e non sente più questo richiamo. È vero? Dobbiamo dar ragione a queste voci che vogliono farci credere che la missione non serve più? Se vogliamo mantenere viva la nostra comunità, dobbiamo anche comportarci da comunità. Se invece le nostre idee non sono adeguate alla richiesta, siamo ben contenti di prendere in seria considerazione, qualsiasi proposta venga dalla comunità.
Massimo Steiger